Letteratura italiana: Opere di D'Annunzio

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Parliamo di

  Le opere di Gabriele D'Annunzio
Autore critica
Laura
Benzoni

 


Asterope. Canti della guerra latina
 

Poesie di Gabriele D'Annunzio scritte e pubblicate tra il 1914 e il 1918 e poi raccolte in volume, uscito nel 1933 con il titolo Canti della guerra latina, e riedito come quinto libro delle Laudi, con il titolo Asterope, a Milano nel 1949. La guerra costituisce l'unico tema dell'opera, che si apre con una "Ode pour la résurrection latine" ispirata dall'attentato di Serajevo; seguono: "Sur une image de la France croisée" del 1915, che prende lo spunto da un'incisione allegorica della pittrice americana Romaine Brooks, "Tre salmi per i nostri morti" in versetti biblici, "Ode alla nazione serba" (441 versi irti di citazioni geografiche e storiche, e di cacofonie: "e grida la candida Vila / dal crine del Rúdnico monte, / sopra la Iacèniza lene"), "Preghiere dell'avvento", un gruppo di liriche apparse sul "Corriere della Sera" nel 1915 e dedicate ai morti del mare, alla gloria, al re, alla regina, e al generalissimo (Cadorna), "Per i cittadini" del 1916, forse la composizione migliore della raccolta e certamente la meno retorica ("quando la notte cade / su la città che strascica l'arsura / della fatica / pei labirinti delle sue contrade..."), "La preghiera di Doberdò", in versetti biblici e ispirata alla località tra il Vallone Carsico e il Monte Sei Busi che fu per due anni teatro di furiosi combattimenti, la celebre "Canzone del Quarnaro" del 1918 ("Siamo trenta d'una sorte, / e trentuno con la morte") dedicata alle gesta dei mas, e pochi altri componimenti. Ripetizioni, enfasi e dissonanze non salvano le diciotto liriche di Asterope neppure su un piano meramente stilistico; quanto alla validità poetica, possono soltanto annoverarsi nel genere dei componimenti d'occasione, ricchi di retorica e privi della vena ispirata di Maia o di Alcyone.

 

Luigi De Bellis