Letteratura italiana: Opere di D'Annunzio

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Parliamo di

  Le opere di Gabriele D'Annunzio
Autore critica
Eurialo
De Michelis

 


La chimera
 

Nuovo titolo, a cominciare dall'edizione del 1890, di quelle che, nel volume Isaotta Guttadauro ed altre poesie rano le "altre poesie", con l'aggiunta di nuove poesie della stessa ispirazione. Notevole, come tentativo di riafferrare di là dall'ispirazione parnassiana l'aspirazione sentimentale e spirituale, la lirica "Al poeta Andrea Sperelli", cioè all'"alter ego" del poeta nel romanzo Il piacere, ma ancora una volta il tentativo fallisce, perché in luogo del fremito dell'animo l'unica cosa che il D'Annunzio sa dare sono anche qui immagini insieme vaghe e corpose, che fanno sembrare finto il dolore, e su tutto la sonora pasta del verso, il cui ritmo non ha niente a che fare con l'asserito dolore, ma ancora e sempre con la gioia parnassiana di sillabare il verso. Da notarsi che, fra le romanze aggiunte, quella, assai bella, con la firma "Jessica" non è del D'Annunzio ma di Barbara Leoni, sua amata amica in quegli anni. Queste poesie furono poi raccolte, con l'Isottèo, sotto il titolo Il verso è tutto nell'Edizione Nazionale delle opere di D'Annunzio (1930).

 

Luigi De Bellis