Letteratura italiana: Opere di D'Annunzio

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Parliamo di

  Le opere di Gabriele D'Annunzio
Autore critica
Eurialo
De Michelis

 


Solus ad solam
 

È un diario che risale al 1908, pubblicato postumo nel 1939. Fu scritto in assai triste occasione, mentre la donna amata, improvvisamente impazzita, gli veniva sottratta dai familiari. Il poeta consegna, giorno per giorno, la storia delle peripezie della donna, soprattutto la storia dei pensieri di lui, quasi meravigliato e lusingato di così eletto soffrire. Questo tono di auto celebrazione infirma l'autenticità dell'operetta, che voleva affidarsi invece alla semplice e spoglia confessione di un'angoscia umana: la quale fu certo nell'uomo, ma con la solita mancanza di corde adatte a esprimerla nella poesia. Operetta marginale e fiaccamente ispirata, anche come stile è inegualissima: il meglio lo si trova in sparse illuminazioni di paesaggi, sul modulo diaristico e impressionistico che poi sarà del Notturno e che si stava preparando in quegli anni nelle Faville del maglio. Da questo angolo visuale bisogna mettersi per cogliere l'importanza che pur conserva il diario nell'evoluzione del D'Annunzio. Alcune pagine, con le stesse precise circostanze di fatto e le stesse battute di dialogo, diventarono l'episodio di Isabella impazzita, nel romanzo Forse che sì forse che no.

L'espressione è il mio unico modo di vivere. (D'Annunzio). Solus ad Solam ci offre uno spiraglio, una spia insospettata per vedere nel segreto dello scrittore. (P. Pancrazi)

 

Luigi De Bellis