Letteratura italiana: Opere di D'Annunzio

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Parliamo di

  Le opere di Gabriele D'Annunzio
Autore critica
Valeria
Poggi

 


Taccuini
 

Appunti di Gabriele D'Annunzio. Raccolti e ordinati attraverso un paziente lavoro di trascrizione compiuto, durante gli anni della Seconda guerra mondiale, da Roberto Forcella che provvide anche a corredare i testi di una prima, parziale annotazione. Per diverse ragioni gli appunti non vennero poi pubblicati mentre nel frattempo venne a mancare lo stesso Forcella. Fu quindi affidato l'incarico della pubblicazione a Enrica Bianchetti e il volume apparve con una ricca annotazione nel 1965. L'esistenza di appunti scritti in diverse occasioni da D'Annunzio era già nota agli inizi del Novecento, in quanto il poeta stesso ne parlò più volte. Si tratta di veri e propri quadernetti che D'Annunzio usava portarsi nelle tasche ovunque andasse per poter annotare, in ogni momento, qualsiasi pensiero gli passasse per la mente. Quelli raccolti nel volume sono centodiciotto (numerati da I a CXLV, in quanto si è ritenuto opportuno dividerne alcuni in sezioni) e sono tutti quelli rintracciati: centootto negli Archivi del Vittoriale degli Italiani, ritrovati nel cassetto dello scrittoio del poeta, sette in Archivi privati; a questi si aggiungono i tre già pubblicati. Senza dubbio alcuni di questi quadernetti andarono dispersi mentre altri furono donati dal poeta a persone amiche. Ovviamente il libro non può presentare un carattere unitario: è, infatti, costituito da frammenti di sensazioni, da annotazioni immediate, da "faville di pensiero", il tutto registrato da D'Annunzio con una sconcertante puntualità dal 1881 al 1925, poiché "tutto parla all'attenzione", "tutto è segno per chi sa leggere". Scopo principale del poeta nel fissare queste annotazioni era quello di "fermare sulla carta" "per sé solo" quei pensieri e quelle immagini che riteneva degni di essere ricordati e che potevano costituirsi come materiale prezioso per una successiva eventuale elaborazione letteraria. Questi appunti hanno diverse chiavi di lettura: a una fedele cronaca delle vicende della vita dell'uomo (registrazioni di viaggi, notizie private e familiari, impegni mondani, promemoria, spese quotidiane relative anche al ménage domestico) fa da contrappunto un diario dell'anima: emozioni, amori, entusiasmi, frenesie, coraggio, inquietudini, delusioni; e infine la stessa vita creativa di D'Annunzio è ricostruibile attraverso i documenti di ispirazione poetica, le tracce delle trame che saranno alla base dei suoi romanzi, i nomi registrati dei protagonisti, i discorsi di natura politica. Frammentari, dunque, questi testi, ma tali, nella loro successione cronologica, da offrire al lettore un ritratto spirituale del poeta e approfondimenti critici del lavoro letterario.

 

Luigi De Bellis