Letteratura italiana: Luigi Pirandello

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Parliamo di

  Autori del Novecento italiano: PIRANDELLO
Critica all'opera
  Gerardo Guerrieri

 


Come tu mi vuoi
 

Commedia in tre atti rappresentata nel 1930. Inserendosi nella cronaca di una delle più celebri vicende giudiziarie del secolo, e per dimostrare ancora una volta che la realtà copia la finzione, a addirittura che il pirandellismo ha fatto scuola nella stessa vita, la commedia rappresenta un caso abbastanza simile al famoso caso Canella-Bruneri, e lo tratta con i consueti reagenti dell'indagine pirandelliana, mostrando la contiguità fra il reale e l'immaginario e l'impossibilità di una oggettiva conoscenza delle persone sociali. La moglie dell'ufficiale italiano Bruno Pieri è scomparsa durante l'invasione del Veneto, nella prima guerra mondiale 1917. Vane le ricerche, e gli anni passano, finché un amico del Pieri scopre, o crede, la signora Lucia in una ballerina berlinese, Elma, amante dello scrittore Carlo Salter. Elma si lascia trascinare verso la casa antica, a ritrovar la pace di prima, e con un diario vergato da Lucia, che le accade di leggere, tanta di rifar se stessa, di riavvicinarsi all'anima nobile della Lucia scomparsa; tema dell'evasione romantica, questo; e anche tema noto a Pirandello perché usatissimo nel contemporaneo teatro tedesco di Kaiser che colloca all'improvviso un personaggio davanti a un caso qualunque capace di scatenare forze inconscie di ribellione all'ambiente e di indurlo a trasfigurarsi. Ma Elma cerca amore e pace, e d'essere per Bruno "come tu mi vuoi", per dimenticarsi; mentre per Bruno l'importante è che essa somigli a Lucia, anche per poter annullare la dichiarazione di morte e per rientrare in possesso della Villa, passata ad altri eredi; e Carlo Salter sopraggiunge portandosi dietro una pazza, trovata a Linz con una casacca d'ussaro addosso (e gli ussari avevano saccheggiato la villa) e invocante "Lena, Lena" (e Lena è la zia di Lucia). È questa la vera Lucia? Mentre tutti le si fanno intorno a chiamarla per nome, Elma capisce che è inutile continuare, e fugge una volta ancora con Salter, rinunziando a un'irraggiungibile passato. Il primo intento della commedia, il richiamo al caso giudiziario, è presto assolto, inquadrando, come si è detto, la commedia nella problematica della conoscenza sociale; ma Pirandello procede oltre, tentando un'indagine di psicologia patologica e di moralità sociale più pessimisticamente intonata: la personalità, che non reggeva nemmeno alla ciarla del costume paesano. Nelle commedie d'ispirazione naturalistica, per esempio in Così è (se vi pare), non regge a un più rigoroso esperimento anagrafico e clinico; ma dalla negazione affiora una confessione preziosa: egli è un conservatore nostalgico, e il suo pessimismo, non fondato o poco fondato su motivi filosofici, appare ancorato a sentimenti primitivi, a una moralità popolare, a un bisogno di quiete, all'amore di tutto ciò che dura o dovrebbe durare nel costume e nella tradizione.

 

Luigi De Bellis