Letteratura italiana: Luigi Pirandello

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Parliamo di

  Autori del Novecento italiano: PIRANDELLO
Critica all'opera
  Gerardo Guerrieri

 


La giara
 

Un atto tratto dall'omonima novella (Novelle per un anno) e rappresentato nel 1917. V'è qui gran parte del Pirandello giocoso e campestre: le sue qualità sono portato allo stato di grazia, e l'arguzia è immediata e senza conseguenze. La giara nuova fiammante, di proprietà di don Lolò Zirafa, s'è improvvisamente spaccata, con scandalo del proprietario che s'è portato in campagna il proprio avvocato, a ogni evenienza, e lo consulta sul da farsi. Incaricano Zi' Dima di sanarla con il suo mastice di grande effetto, e quello si cala nella giara e l'accomoda, ma quando si tratta di uscire non può, virtù della gobba sua o della bocca troppo stretta. Don Lolò di fronte a questo spettacolo chiama l'avvocato di nuovo, tanto più che il gobbo per uscire grida di rompere la giara. Se la romperà, sentenzia il padrone, dovrà anche pagarla; e allora beatamente il vecchio, fattasi accendere la pipa, si stende nella giara, deciso a non dargliela vinta. La vista di una tale impudenza fa infuriare don Lolò, che manda a spaccarsi contro un albero la giara, dalla quale il gobbo esce illeso. L'indifferenza farsesca e coreutica in cui han luogo queste burle non può dar luogo a problemi; e la commedia, cui presto soccorse la musica, si burla agilmente di sé e dei propri tipi comici, irrigiditi prima in una formula di schietta evidenza teatrale e poi sciolti nella grazia del movimento e del ballo. Soluzione non frequente nel drammaturgo, ma cara a una lunga tradizione, cui s'apre una volta tanto.

 

Luigi De Bellis