Letteratura italiana: Luigi Pirandello

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Parliamo di

  Autori del Novecento italiano: PIRANDELLO
Critica all'opera
  Gerardo Guerrieri

 


Trovarsi
 

Questi tre atti di Pirandello, rappresentati nel 1932, pongono il quesito della personalità dell'autore. Quando infatti l'attrice Donata Genzi recita, si identifica ogni volta col personaggio che impersona, non lasciando mai alcun residuo di sé. Quale personalità sarà la sua, nella vita? Evidentemente nulla più che un'antologia di personaggi, se bisogna credere alla sincerità delle sue emozioni sulla scena, le quali nella vita dovranno necessariamente diventare di seconda mano, o quanto meno ripetizioni. Il dilemma qui posto fra donna e attrice, è il vecchio contrasto pirandelliano fra la mutevole spontaneità che è alla radice dell'uomo e la fissità tragica delle consuetudini. Questa attrice si è innamorata di un giovane svedese, Eli Nielsen, che la ricambia, ma non può soffrire la sua maschera di mima. Come è necessario a lei questo amore per far consistere il proprio essere sfuggevole, per sentirsi donna, così al giovane queste complicazioni sfuggono, cercando egli in una donna tenerezza e spontaneità. E profondo è il suo disappunto nel vederla ripetere sulla scena quei gesti con cui poco prima gli aveva dimostrato il suo amore. Disgustato, l'abbandona. A Donata non resterà quindi che, riversare nei suoi personaggi la passione che le è, rifiutata come donna: resterà sola, "coi suoi fantasmi più vivi e più veri di ogni cosa viva e vera". L'amaro di questo pessimismo è quello di chi scrisse che la vita o si vive o si scriva, ponendo con ciò solo un permanente dissidio tra vita e arte, che sarà la sua filosofica predilezione e lo porterà all'astrazione. Il problema del "trovarsi" e "ritrovarsi" potrebbe raggiungere una salvezza solo in una coscienza morale, in una volontà di salvarsi che queste creature non hanno, deboli come sono, ingolfate come sono in una lotta egoistica, cui nessun motivo etico può recare appoggio. Invariabilmente il mito sociale, che è qui in funzione di fato implacabile, ha ragione degli sforzi dell'uomo, la cui ricerca rimane senza conclusione.

 

Luigi De Bellis