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Energie
nove |
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Rivista di politica e
cultura fondata da Piero Gobetti e pubblicata a Torino dal
novembre 1918 al febbraio 1920. L'assiduo impegno
culturale esplicato da Godetti tra i diciasette e i
venticinque anni, dal 1918 e il 1926, trova in Energie
Nove un primo termine di riferimento esemplare, non privo
di contraddizioni ideologiche anche laceranti. La
dichiarata assunzione di almeno due modelli capitali: "La
voce" di Prezzolini e "L'Unità" di Salvemini, non esclude
la presenza, in Energie Nove, di collaboratori di
diversissimo orientamento politico: a cominciare dal
gentiliano Balbino Giuliano, che della rivista gobettiana
appare, in qualche misura, consigliere e patrono (e non è
casuale che proprio a Giuliano "uomo d'ordine" Gramsci
replichi nell'unico articolo, "Stato e sovranità", che nel
maggio 1919 egli affida alle colonne del primo periodo di
Gobetti). La presenza in Energie Nove dello stesso
Gentile, accanto ad altri intellettuali di formazione
idealistica quali Ernesto Codignola, Guido de Ruggiero e
Lombardo Radice, non si pone mai, in ogni caso, come
Leitmotiv univoco della rivista, soprattutto se si pensi
che in Energie Nove coesistono liberamente (e
contraddittoriamente) collaboratori di diversissimo
orientamento: da Croce a Einaudi, da Prezzolini a
Salvemini, da Gramsci a Tasca. Soprattutto a Salvemini
sembra destinato, in Energie Nove., uno spazio
privilegiato: non a caso il fascicolo del 20 maggio 1919
registra l'adesione di Gobetti alla salveminiana "Lega
democratica" per il rinnovamento della politica nazionale;
né casuale è, nella sua nitida ispirazione salveminiana,
l'insistito interesse per i problemi della scuola
dimostrato da Gobetti e dai suoi collaboratori che alla
"scuola classica" dedicano il numero speciale di Energie
Nove del 31 ottobre 1919. Va peraltro precisato che, più
che nelle collaborazioni di vario segno ideologico, la
rivista trova un decisivo elemento unificante nel ruolo
assolto al suo interno da Gobetti, cui tocca di, redigere
circa la metà delle quattrocento pagine complessivamente
pubblicate, dibattendo di volta in volta temi politici,
culturali e anche strettamente letterari. Non diversamente
da quello degli altri giovani collaboratori di Energie
Nove come Fubini e Sapegno, il primo lavoro critico di
Gobetti si colloca esplicitamente nell'orbita della
metodologia crociana, sulla linea di un radicale rifiuto
delle innovazioni introdotte in letteratura dalle
avanguardie primonovecentesche con l'attenzione rivolta
alla lezione "neoclassica" della " Ronda" di Vincenzo
Cardarelli.
Franco
Contorbia |
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