Parliamo di |
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Opere di
Antonio Fogazzaro |
Commento
critico |
Piero Nardi |
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Miranda |
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Poemetto polimetrico, specie di novella
romantica. Uscì nel 1874, a spese del padre dell'autore, e
parve rivelare un nuovo poeta all'Italia. Lodata da
Giacomo Zanella, presa in considerazione dal Capponi e dal
De Sanctis, Miranda incontrò successo di critici e di
pubblico. Consta di un proemio narrativo "La lettera", di
due diari dal titolo "Il libro d'Enrico" e "Il libro di
Miranda" e di un epilogo pure narrativo "Da te, da te,
solo da te". La madre di Miranda, vedova e con quest'unica
figliola, e lo zio di Enrico, vecchio medico senza figli,
hanno scoperto una simpatia tra i due giovani e cospirano
alla loro felicità, finché Enrico non trova il coraggio di
scrivere alla sua cara parole come queste: "Lasciami amar
Desdemona stasera, - domani Ofelia... - Non potrei -
obliar sul tuo seno i baci ardenti - onde in culla
baciavami un'altera - beltà, la Musa". Questo colpo di
testa ha la sua giustificazione nel quadro psichico
offerto dal "Libro di Enrico", quaderno intimo di un
poeta, egotista. Il "Libro di Miranda" raccoglie invece le
confidenze della diciottenne abbandonata e sempre
innamorata, vanamente in cerca, con la sua mamma, di
distrazioni e di salute al mare e ai monti, e declinante
sotto la minaccia di un vizio cardiaco. Arriva finalmente
il giorno ch'Enrico, tradito da ogni miraggio, cede al
fascino dei ricordi e al reviviscente appello dell'amore.
Ma torna al villaggio appena in tempo per assistere alla
morte della fanciulla. Il poemetto è specchio di un gusto
e di un'epoca ormai lontani e scoloriti. Ma nella storia
del suo autore ha un'importanza cospicua. Il suo carattere
di compromesso tra canto e racconto ce lo fa apparire una
specie di limbo dal quale il Fogazzaro doveva uscire
determinandosi ora per la pura poesia, ora, e più spesso e
con miglior risultato, pel romanzo o il racconto. Le
origini esteriori di Miranda sarebbero da ricercare,
secondo il Molmenti, nell'impressione provata dal
Fogazzaro leggendo l'episodio di Federica nelle Memorie
del Goethe e la lettera del Foscolo a Francesca Giovio.
Dal Rod Miranda è stata raccostata, pel piano, il tono, le
qualità poetiche, a certi poemi domestici popolarissimi in
Germania, discesi direttamente dall'Arminio e Dorotea o
dalla Luisa del Voss: tipo insomma Trompeter von Säckingen
dello Scheleff o Rattenfänger von Hameln del Wolff.
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