Parliamo di |
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Opere di
Antonio Fogazzaro |
Commento
critico |
Piero Nardi |
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Il
mistero del poeta |
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È, in ordine cronologico, il terzo
romanzo. Uscì nella "Nuova Antologia" dal 1° gennaio al 16
aprile del 1888, e, l'anno stesso, in volume. Come prima
opera del Fogazzaro tradotta in lingua francese, dava
l'avvio alla fortuna mondiale del suo autore. È una
lunghissima, quasi epistolare confidenza del protagonista
a una signora sua amica. Il Poeta, un italiano ardente,
narra in prima persona d'una sua passione per la figlia
d'un pittore inglese, Violet Yves, incontrata a Lanzo d'Intelvi,
e partita precipitosamente appena accortasi dell'amore di
lui. Ella era promessa a un professore del ginnasio di
Eichstätt, una cittadina sperduta nel Giura di Franconia,
e temeva di venir meno alla propria parola, benché
l'avesse data solo per pietà. Il Poeta raggiunge la
fuggitiva in Germania, e a Eichstätt la vicenda tocca il
suo vertice drammatico nella confessione d'un primo amore
ch'è stato anche un peccato, fatta dalla protagonista al
Poeta, pel quale ormai arde, e in un convegno notturno
chiesto dal fidanzato al rivale solo per prospettargli
l'opportunità di risparmiare alla creatura a entrambi cara
ogni commozione violenta, perché forse, con la natura
delicata di lei ed esistendo certi precedenti di famiglia,
ella sarebbe morta. Durante una gita sul Reno, Violet
ritrova l'uomo del primo amore, tornato in traccia di lei,
in una reviviscenza di passione gelosa, e proprio questo
primo amante provoca una di quelle commozioni che il
ripudiato professore di Eichstätt deprecava: Violet morrà,
iniziato appena il viaggio di nozze, dopo aver assistito,
dal treno, a un colloquio violento tra il marito e quell'adoratore
dei tempi lontani. Il Mistero del Poeta è il romanzo della
passione italiana e della nostalgia esotica. "Non credo -
ha detto G.A. Cesareo - che la nostra letteratura, dopo il
poema lirico del Petrarca, abbia avuto un libro d'amore
così schietto, vibrante, doloroso e umano". Fin dal 1888
esso inseriva la tradizione romanzesca italiana
nell'europeismo, pur restando un delizioso specchio di
vita provinciale. E forse la luce di limbo che lo avvolge
e in cui il reale sembra scorporarsi ha fatto pensare alla
Vita nuova di Dante e all'Enrico di Ofterdingen di Novalis.
La critica del tempo istituiva volentieri il parallelo con
il Sogno di Emilio Zola, la cui protagonista muore
pure nel giorno delle nozze. Tra i romanzi venuti dopo, è
possibile il raccostamento con l'Ermanno Reali di Federico
de Roberto, e con Tutti gli uomini sono nemici di
Richard Aldington, almeno per le pagine dedicate ai
vagabondaggi, alle ansiose inchieste di Antony Claredon.
Notevoli, nel Mistero del Poeta, le interpolazioni
metriche: liriche attribuite al protagonista.
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