IL SITO DELLA LETTERATURA

 Autore Luigi De Bellis   
     

ARGOMENTI

La letteratura in volgare
L'Umanesimo
Lorenzo De' Medici
Luigi Pulci
Matteo Maria Boiardo
Il Poliziano
Jacopo Sannazzaro
 
AGGIORNAMENTI
 

HOME PAGE

 

 


IL QUATTROCENTO
Jacopo Sannazzaro: Il trionfo della fama

Lavoro scenico detto "farsa" dell'umanista napoletano Jacopo Sannazaro, recitato in Castel Capuano nel 1492 per ordine di Alfonso duca di Calabria. Benché con le popolari farse napoletane non abbia che affinità metriche, l'opera è più che altro una ricca rappresentazione teatrale, con lo scopo non solo di rallegrare la Corte, ma di esaltare la dinastia dei prìncipi aragonesi, signori di Napoli. Da un grande arco trionfale in onore dei regnanti di Castiglia vengono innanzi Pallade nel suo solenne aspetto, la Fama sopra un carro trainato da elefanti e il dio Apollo. Essi si vantano a vicenda di aver vinto simbolicamente Maometto per la cacciata dei Mori dal regno di Granata, con le armi di Ferdinando il Cattolico e di Isabella di Castiglia nello stesso anno 1492, di aver dato al mondo intero l'annuncio della vittoria, e di aver perpetuato nel canto dei poeti tale gloria. Tra danze, canzoni e fuochi artificiali si conchiude la scenografia, cara al contemporanei (cfr. anche la Presa di Granata, "farsa" dello stesso autore). Opera puramente spettacolare come in genere, tutte queste "farse" in cui l'esuberanza meridionale anticipa la teatralità di più tardi, tende solo a un'apologetica elegante e fastosa, creatura del Rinascimento e preludio del Barocco.

Carlo Cordiè

© 2009 - Luigi De Bellis