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IL SETTECENTO
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Goldoni: Gli innamorati
Commedia in tre atti
rappresentata la prima volta nel
1759. Tra le più mature commedie
del Goldoni, è tutta fondata su
gli amori di Fulgenzio ed
Eugenia e la gelosia di questa,
che si crede preferita Clorinda.
Le liti e gli accordi dei due
innamorati vengono poi
complicati dal vecchio zio
Fabrizio, bizzarro tipo pronto
ad ammirare il primo che gli
capita e ad abbandonarlo con
eguale facilità, il quale
promette in isposa Eugenia a
Roberto. La definitiva
rappacificazione di Fulgenzio ed
Eugenia conclude la vicenda.
Innalzata talvolta a toni di
dramma e attenuata dalla
caricatura di Fabrizio, questa
commedia si addentra, in modo
elementare ma profondo, nella
psicologia dell'amore. Amore
settecentesco, tuttavia, fatto
più di ripicco e di amor proprio
che di generosità e di
dedizione, contenuto entro forme
di urbanità o passionalmente
esplosivo, decorosamente saggio
o impetuosamente scervellato, ma
non mai spirituale e di vero
respiro. Limiti questi non del
Goldoni quanto della sua epoca,
dalla patina dorata e dagli
istinti in subbuglio; ma, entro
questi limiti, la commedia è
tutta genuina. Anche qui la
nuova generazione e l'antica
sono di fronte; ma se questa
ripete, con Fabrizio, le note
consuete della vecchiaia maniaca
e limitata, la prima si
annunzia, più che con nuove
forme e nuove esigenze, con
l'affacciarsi di sentimenti più
vibranti che sembrano un
presentimento di romanticismo.
Alberto Nota (1775-1847) imitò
questa commedia nelle
Risoluzioni in amore. Sebastiano
Nasolini e Vittorio Trento la
musicarono su libretto di
Giuseppe Foppa .
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Ugo Dettori | |
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