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Protagonista della Figlia di Iorio, tragedia pastorale di
Gabriele D'Annunzio. Improvvisamente innamorato di una
prostituta dei campi, Mila di Codra,
per lei lascia la madre, la sposa, per lei uccide il
proprio padre e rivale, esprimendosi in lui il tema della
fatale voluttà, antico tema del D'Annunzio, qui atteggiato
in toni di favola, come chi sia preda incolpevole di un
incantesimo. In tale stato d'animo, come compie le crude
azioni accennate, così infine si lascia persuadere di
essere stato stregato dalla donna amata, e che Mila, non
lui, ha ucciso; incolpevole anche nell'estrema maledizione
che getta alla donna che per lui va a morte. Dei toni
incantati e fiabeschi in cui vive il personaggio, è
rimasto proverbiale soprattutto il senso, da lui
confessato, di sentirsi come sveglio a miracolo da un
sonno di secoli. |