Letteratura italiana: Analisi del Novecento

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Parliamo di

  Sibilla Aleramo
Analisi opere
1 Andando e stando
2 Una donna
3 Lettere di Dino Campana e Sibilla Aleramo
4 Selva d'amore

 


Andando e stando
 

Raccolta di prose pubblicata a Firenze nel 1921. Comprende principalmente testi già apparsi su riviste ed è divisa in tre parti: "Errabunda", un panorama di impressioni di viaggio, dalle vallate alpine alla Corsica, ad Assisi, alla Provenza, a Capri; "La pensierosa" che contiene brevi saggi letterari dedicati di preferenza alla letteratura femminile (notevole fra tutti quello su Colette, "questa impreveduta e impertinente "femme de lettre qui a mal tourné", giunta a discernere con sorprendente acume il bello dal brutto"), al problema della donna scrittrice ("la donna ch'è diversa dall'uomo in arte lo copia. Lo copia anziché cercare in se stessa la propria visione della vita e le proprie leggi estetiche"... "arpa commossa da ogni soffio che ingombra l'aria soltanto di echi"), a rievocazioni biografiche di scrittori come Byron e Dostoevskij e a qualche acuta analisi critica (esemplare quella della Candida, v. O., di Shaw). La terza parte, "Volti e destini", riunisce ricordi di persone e di colloqui: Alessandrina Ravizza, la socialista benefattrice, lo scrittore Scipio Slataper ("aprì, scrollò il gran mantello nero sgocciolante di pioggia, liberò la testa bionda, dal gran cappello nero. Rise"), l'attrice Giacinta Pezzana, "miracoloso simbolo di letizia e di forza", ritratta nella serena vecchiezza quando un dissesto finanziario l'aveva privata di ogni comodità ("gioconda scherzava sul quasi squallore della sua stanza, come una scolaretta o una sartina, mentre la fronte le splendeva magnifica"). Sono brevi pagine, ma si inseriscono come felici tocchi di colore nell'opera dell'Aleramo.
Giacomo Falco
 

 

Luigi De Bellis