Letteratura italiana: Opere di Fogazzaro

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Parliamo di

  Opere di Antonio Fogazzaro
Commento critico
Piero Nardi

 


Il santo
 

Romanzo di Fogazzaro pubblicato a Milano nel 1905. Occupa il terzo posto nella tetralogia di romanzi che comincia con Piccolo mondo antico, continua con Piccolo mondo moderno e si compie con Leila. Il protagonista è Piero Maironi  di Piccolo mondo moderno, diventato giardiniere in un convento di Subiaco, sotto il nome di Benedetto, ed entrato in fama di santità. Nell'intenzione del suo autore, Benedetto avrebbe dovuto offrirsi esempio d'una tendenza riformatrice con carattere mistico; in effetti, trattasi di un riformatore religioso, di un santo dotto, il quale arriva per misteriose vie, quasi per volontà soprannaturale, a trovarsi a faccia a faccia col Pontefice, e a fargli la lezione denunciandogli spiriti di menzogna, di dominazione, di avarizia, di immobilità della Chiesa, e affrontando persino la questione politica dei rapporti fra il Quirinale e la Cattedra pontificia. Venuta meno l'attualità dei contrasti che dovevano dare risonanza mondiale al romanzo, preteso esponente delle tendenze moderniste, l'interesse pel lettore odierno resta quello che si lega alle pagine di paesaggio, veramente bellissime, tra le più ricche di tono spirituale, e a quelle in cui la passione di Piero Maironi per Jeanne Dessalle continua, come già in Piccolo mondo moderno, come tentazione, in forma tanto più tormentosa quanto più repressa. Estenuato dai rigori ascetici impostisi, Benedetto muore, e il suo ultimo respiro è raccolto da Jeanne, ch'egli s'illude ricondotta, per lui, alla fede. Il libro veniva condannato dalla Congregazione dell'Indice il 5 aprile 1906, mentre fervevano intorno a esso le polemiche e apparivano o stavano per apparire traduzioni in tutte le lingue. Il suo autore si sottometteva, rendendo pubblica la sua decisione con una lettera al marchese Crispolti pubblicata dall'"Avvenire d'Italia" del 21 aprile. Ne nasceva un caso di pretesa incompatibilità tra l'atto di ossequio alla Santa Sede e la permanenza del Fogazzaro nel Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione: onde polemiche giornalistiche e fin dimostrazioni di studenti, con eco clamorosa alla Camera dei deputati (15 giugno). Si ebbe infine l'autodifesa del Fogazzaro, da una tribuna mondiale, cioè la conferenza Le idee religiose di Giovanni Selva [Les idées religieuses de Giovanni Selva], tenuta a Parigi la sera del 18 gennaio 1907, all'"Ècole des Hautes Études Sociales". Tutte cose che contribuirono a far del Santo uno dei più grandi successi librari: esiste una traduzione perfino in caratteri ideografici. Fonti del pensiero del Santo si sogliono considerare il Rosmini, il Lambruschini, il Tyrrell, il Towianscki.

E che cosa è allora il Santo? Nient'altro che un documento dell'anima del Fogazzaro, un libro nel quale, inconsapevolmente o involontariamente, egli si lascia vedere tutto com'era in quel momento della sua vita, e forse come sostanzialmente era stato sempre. (B. Croce).

 

Luigi De Bellis