Letteratura italiana: Opere di Fenoglio

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Una questione privata
 

Romanzo breve di Beppe Fenoglio pubblicato postumo a Milano nel 1963 con altri racconti sotto il titolo Un giorno di fuoco, poi nel 1965, con gli stessi racconti, ma intitolando direttamente la raccolta. È, nella sostanza, incompiuto, anche se ha una conclusa coerenza narrativa. L'argomento è un episodio della guerra partigiana nelle Langhe, intorno ad Alba: ne è protagonista Milton, un giovane albese, studente universitario, ex-ufficiale che milita nelle formazioni autonome. Controfigura evidente di F. stesso, Milton è un solitario quasi anarchico, che ama assumere atteggiamenti da anglosassone (è vestito con una divisa inglese, fuma sigarette inglesi, è armato con una carabina americana e con una Colt, cita canzoni americane e ricorda il tempo in cui ne ascoltava i dischi, e traduceva dall'inglese poesie e racconti): ma, nonostante le pose e la sua condizione borghese, è stimato da tutti, anche dai comunisti, che pure sono in continuo contrasto con gli autonomi. La sicurezza di Milton cede quando, durante un'azione, rivede la villa dove aveva abitato Fulvia, la ricca ragazza sfollatavi da Torino, che egli aveva amato e che ama ancora. Guidato dalla custode, rimasta nella villa dopo che Fulvia è ritornata a Torino, Milton visita il luogo del suo amore rievocandone le vicende, ma viene anche a sapere, parlando con la donna, che Fulvia ha frequentato a lungo, dopo che egli è partito per il servizio militare, un amico di Milton, Giorgio Clerici. Milton è preso dall'angoscia della gelosia: vuole assolutamente sapere quello che c'è stato fra Giorgio e Fulvia, e il giorno dopo si reca al vicino presidio dove Giorgio è partigiano. Ma qui Milton apprende che Giorgio è stato catturato dai fascisti in un'imboscata e condotto ad Alba per essere fucilato. Incomincia allora la febbrile ricerca di un prigioniero fascista da scambiare con Giorgio: Milton cerca invano presso tutti i comandi, non per salvare l'amico, ma per l'ossessione di conoscere la verità su Fulvia. Alla fine, sfidando ogni rischio, scende fin quasi a Canelli dove è un presidio nemico. La fortuna pare favorirlo, riesce a sorprendere un sergente fascista e lo cattura; ma questi, non credendo che Milton voglia scambiarlo con un partigiano prigioniero e pensando di dover essere fucilato, a un certo punto tenta la fuga, e Milton lo uccide. Disperato, Milton non si avvede poco dopo di un gruppo di fascisti che stanno compiendo un rastrellamento, e vi capita in mezzo: fugge, inseguito dai colpi, miracolosamente illeso, e il racconto si chiude sull'immagine di Milton in salvo, bocconi, a terra, nel bosco appena raggiunto. Secondo gli appunti e i frammenti lasciati da F., la vicenda doveva proseguire con altre avventure, fino alla morte di Milton, ucciso in un'imboscata presso Alba. Nel racconto principale sono inserite alcune vicende laterali: la battaglia di Verduno, una delle pagine più intense e acute di quel grande narratore di fatti improvvisi e violenti che è F.; la fucilazione di un ragazzino per rappresaglia da parte dei fascisti, il colloquio sulla vita, sulla morte, sulla violenza, con una vecchia contadina, nella notte che precede il tentativo di Milton a Canelli; certi secchi e amari dialoghi sopra la lotta atroce e senza quartiere che si sta combattendo. Una questione privata è uno dei testi più alti di F. e della narrativa del dopoguerra proprio per la capacità, che vi si trova, di unire la rappresentazione nuda, essenziale della violenza in un'evidenza estrema di fatti, e la disperazione senza fine della condizione umana che alla violenza è sottoposta, onde è meglio essere morti prima di averne conosciuto le possibilità ultime, e qualsiasi morte è uguale, non ha destinazione e significato, sotto il cielo vuoto. La stessa interpretazione del mondo, fra violenza contemplata con accanimento, e disperazione di poterne mai rompere il cerchio, è sottesa al racconto più bello contenuto nel volume insieme con Una questione privata: quello intitolato "Un giorno di fuoco", che narra, attraverso le voci e le notizie giunte a un gruppo di persone distanti dall'accaduto, il gesto disperato di un uomo che, per vendicarsi del mondo, dopo aver ucciso il fratello, il nipote e il parroco, si barrica nella sua casa e tiene testa ai carabinieri per un giorno intero. Minori come intenzioni e come valore gli altri racconti, in parte di argomento partigiano ("Il padrone paga male", "Golia"), in parte di argomento contadino ("La sposa bambina", "Ma il mio amore è Paco", "La novella dell'apprendista esattore", "Il signor Podestà", "Ferragosto", "L'addio").
Giorgio Squarotti Bàrberi

 

Luigi De Bellis