IL SITO DELLA LETTERATURA

 Autore Luigi De Bellis   
     

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IL QUATTROCENTO
Jacopo Sannazzaro: I gnommeri

Opera fatta verso il 1486 di vari e bizzarri componimenti - in più metri - che arieggiano la "frottola" popolaresca. Il tono vuol essere a bella posta sentenzioso, ma la materia è di per sé scapigliata e ridanciana, e ben si prestava alla satira e fin all'invettiva politica. Questi "gliòmmeri" (o "gomitoli", come significa il vocabolo in napoletano) rappresentano nella loro disparata struttura proprio un agglomerato di cose diverse, unite insieme da un nonnulla. Come il gomitolo si dipana, così le allusioni più varie si uniscono a proverbi, sentenze, riflessioni, spunti di canzonature e simili. In complesso l'opera rappresenta, fors'anche per compiacenza verso Federico d'Aragona e Alfonso di Calabria, patroni dell'autore, una concessione al gusto popolareggiante della Corte, per cui il Sannazaro comporrà perfino alcune fastose rappresentazioni sceniche: le "farse", tra cui la Presa di Granata e il Trionfo della Fama. Ma, nella stessa imitazione delle giullaresche tiritere dei cantastorie, si manifesta un fare snello che denota sempre la finezza stilistica del letterato e in cui si palesa quel particolare preziosismo dell'Umanesimo che, dopo aver cercato nei grandi classici modelli di lingua, si rivolgerà all'idioma popolare per cogliere, anche in quello, la sua attuale e vivace umanità.

Carlo Cordiè

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