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IL ROMANTICISMO
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GENESI STORICA
Per
parlare di genesi storica è
necessario rifarsi a documenti
precisi che testimonino una
certa sia pure parziale e
confusa presa di coscienza del
rinnovamento in atto, ma è
chiaro che sia possibile
rintracciare, ancor prima di
questi documenti, manifestazioni
inconsapevoli di romanticismo.
Intanto è da dire che la parola
“romantico” fu adottata
ufficialmente per definire il
nuovo movimento di pensiero e di
arte, da quando il tedesco
Novalis l’usò per la prima
volta, verso la fine del
Settecento, per indicare quella
poesia che si ispirava all'età
medievale o “romanza”. Il
termine, però, era già stato
usato un secolo prima in
Inghilterra per definire
componimenti fantastici in versi
o in prosa (romanzi).
Ma l’atto di nascita del
Romanticismo porta la data del
1798, anno della pubblicazione
della rivista “Athenaeum”,
fondata da alcuni scrittori di
Jena, che cercarono di fare il
punto sulla nuova concezione
dell’arte e della vita.
Le prime opere consapevolmente
romantiche vennero appunto dalla
Germania e furono in gran parte
realizzate dagli stessi
redattori di “Athenaeum”:
Federico Schlegel compose il
romanzo “Lucinda”; del Novalis
(Federico von Hardenberg) sono
famosi gli “Inni alla notte”, i
“Canti alla Madonna”; non meno
famosi sono i romanzi, le
novelle e le fiabe (“Il gatto
con gli stivali”, “Il principe
Zerbino”, ecc.) di Ludovico
Tieck. Fra le opere teoriche,
ricordiamo il “Corso sulla
letteratura drammatica” di
Augusto Guglielmo Schlegel e la
"Storia della letteratura antica
a moderna" di Federico Schlegel.
Il primo manifesto del
romanticismo inglese è
generalmente considerata la
prefazione apparsa nel volume
delle “Ballate liriche” dei
poeti Guglielmo Wordsworth e
Samuele Taylor Coleridge, che
vide la luce nello stesso anno
della rivista tedesca, e cioè
nel 1798.
In Francia il primo manifesto
romantico viene attribuito alla
“Prefazione al Cromwell” di
Victor Hugo (1827), ma non
bisogna dimenticare che molto
prima Gian Giacomo Rousseau
aveva scritto un romanzo
epistolare di chiaro stampo
romantico, “Julie ou la Nouvelle
Héloise” (“Giulia o la nuova
Eloisa”).
Il maggiore esponente del
romanticismo russo fu Alessandro
Puskin del quale ricordiamo la
tragedia “Borìs Godunòv” e il
romanzo in versi “Eugenio Onègin”,
suoi capolavori, e ancora il
romanzo “La figlia del capitano”
e le novelle “I racconti di
Belkin”.
L’atto di nascita del
Romanticismo italiano è il 1816,
anno in cui vide la luce la
“Lettera semiseria di
Grisostomo” di Giovanni Berchet,
ma di questo parleremo in
seguito.
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