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FINO AGLI ANNI
TRENTA
ROMANZO D'OPPOSIZIONE
MORAVIA (1902-1990)
Gli indifferenti (1929)
ALVARO (1895-1956)
Gente in Aspromonte (1930)
SILONE (1900-1978)
Fontamara (1933)
JOVINE (1902-1950)
Un uomo provvisorio (1934)
BERNARI (1909)
Tre operai (1934)
VITTORINI (1908-1966)
Conversazione in Sicilia (1941)
BRANCATI (1907-1954)
Don Giovanni in Sicilia (1941)
PAVESE (1908-1950)
Paesi tuoi (1941)
a) Questi scrittori danno il via ad una narrativa di
opposizione al regime fascista, naturalmente con tutte le
precauzioni suggerite calle circostanze. Essi si orientano
verso una descrizione più realistica della società italiana,
al di là della retorica della "sanità" del popolo italiano e
perciò vengono anche definiti "neorealisti degli anni
Trenta", anche se, come osserva il Petronio, essi ebbero del
mondo un sentimento "angosciato e pessimistico, in antitesi
netta con l'ottimismo che deve essere alla base di una
letteratura realistica, democratica e popolare".
b) Dopo il secondo conflitto mondiale, nel 1945, il
VITTORINI fonderà il movimento del NEOREALISMO, che assumerà
l'identità di una vera e propria "scuola"ed avrà per organo
ufficiale la rivista "I1 Politecnico" (1945-1947). Di tutti
gli scrittori su menzionati, alcuni lo seguirlo per i primi
anni e poi se ne allontanino, altri presero subito strade
diverse. |
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