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IL SEICENTO
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Metastasio: Betulia liberata
Oratorio
di Pietro Metastasio (Pietro
Trapassi, 1698-1782), scritto a
Vienna, per ordine di Carlo VI,
ed eseguito nel 1734 con musica
di Johann Reutter (1708-1772).
L'argomento è ricavato dalla
Bibbia e riguarda l'eroico gesto
di Giuditta liberatrice della
città di Betulia, assediata da
Oloferne. Nella prima parte,
Giuditta, fra l'incertezza di
Ozia principe di Betulia, la
sfiducia del popolo, impersonato
in Amital, e le minacce del
nemico rivelate dal fuggiasco
Achior, si prepara all'impresa,
e lascia la città. Nella seconda
parte, dopo due scene oziose
d'intermezzo, ella ritorna e
racconta l'uccisione di
Oloferne, con particolari di
contenuto tragico, ma che per
l'accento sfumano
involontariamente nel comico.
Eppure, nel complesso, questo
lavoro, anche senza raggiungere
un significato d'arte, si
mantiene in un equilibrio di
tono abbastanza raro nel
Metastasio. Ci sono parentesi di
carattere teologico e continue
battute di contenuto religioso.
Ma non si può per questo
parlare, come si è fatto, di
ispirazione religiosa o
addirittura di misticismo: non
un'intimità religiosa, ma solo
un estrinseco programma
religioso enfaticamente
abbracciato informa l'azione
scenica.
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Giovanni
Getto | |
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