IL SITO DELLA LETTERATURA

 Autore Luigi De Bellis   
     

ARGOMENTI

Caratteri generali
Il Barocco e G.B. Marino
La commedia dell'arte
Il melodramma
Galileo Galilei
Introduzione all'Arcadia
 
AGGIORNAMENTI
 

HOME PAGE

 

 

 

 

 

 

 


IL SEICENTO

La galleria


Raccolta di liriche pubblicata nel 1620. Il poeta si è proposto di illustrare disegni, pitture e sculture, reali e immaginarie, sia gareggiando con le arti figurative nel ritrarre scene mitologiche o, trattati col medesimo gusto sensuale, scene e personaggi della storia sacra; sia commentando a suo modo la figura, le azioni o le opere degli innumeri personaggi, antichi e moderni, - filosofi e poeti, guerrieri e monarchi, eretici e alchimisti, corsari e negromanti, donne "belle e virtuose" e donne "belle impudiche e scellerate", - di cui finge di avere dinnanzi il ritratto. In questi epigrammi il suo gusto dell'arguzia può liberamente e capricciosamente esplicarsi: valga l'esempio della canzonetta sul poeta Nicolò Franco, morto impiccato, che è tutto un gioco di arguzie pittoresche ("Fu l'universo la mia sepoltura - E del mio funeral fur le facelle - Tutte quante le stelle"), e il sonetto sul critico cinquecentesco Ludovico Castelvetro, il quale dice dì sé che Dio non lo volle presente alla creazione del mondo temendone le censure ("Forse securo allor d'esser corretto - Stato non fora e che non trovass'io - Nel poema del mondo alcun difetto"): una caricatura, si direbbe, della critica legislatrice e inquisitrice del Rinascimento, per queste arguzie (ma ve ne sono anche molte scipite), per il virtuosismo metrico e descrittivo, oltreché per la novità, la Galleria piacque molto ai contemporanei del poeta e fu nel Seicento ristampata ben tredici volte. Oggi resta un documento curioso e interessante del gusto e della cultura di un uomo e di un'età.

Mario Fubini

© 2009 - Luigi De Bellis