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IL SEICENTO
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Il melodramma
Il
"melodramma" è un'opera teatrale
in cui si sposano, in armonica
fusione, poesia, musica e danza,
cioè gli elementi ci cui si
componeva l'antica tragedia
greca.
Questo genere fu messo a punto
dalla "Camerata dei Bardi" (o
"Camerata fiorentina", fondata a
Firenze nel 158O dal Conte
Giovanni Lardi di Vernio), della
quale facevano parte insigni
musicisti (Vincenzo Galilei,
Giulio Caccini, Jacopo Peri,
ecc.) e poeti (Gerolamo Mei,
Pietro Strozzi, Ottavio
Rinuccini, ecc.). Col passar del
tempo la musica prevalse sulla
poesia, il cui ruolo fu
degnamente ripristinato solo nel
Settecento ad opera di Apostolo
Zeno e Pietro Trapassi detto il
Metastasio.
Il primo melodramma ad essere
rappresentato fu la "Dafne",
composta da Ottavio Rinuccini
per la musica di Jacopo Peri, ma
altri più importanti ne
seguirono grazie anche all'opera
del grande musicista Claudio
Monteverdi.
Tuttavia il melodramma si
affermò validamente nel
Settecento col Metastasio ed
ebbe il suo massimo splendore,
soprattutto per la musica,
nell'Ottocento (Verdi, Puccini,
Mascagni, Giordano, Leoncavallo,
Rossini, tanto per citare solo i
maggiori e solo gli Italiani).
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