IL SITO DELLA LETTERATURA

 Autore Luigi De Bellis   
     

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IL NOVECENTO

QUADRO STORICO-LETTERARIO DEI SECOLI XIX E XX

 

 

Poemetto epico lirico in otto canti, di cui i primi quattro in endecasillabi sciolti, intramezzati da strofe liriche, e gli ultimi quattro in ottave, di Vincenzo Monti (1754-1828), cominciato il 1806 e finito più tardi. Intento dell'opera è la glorificazione di Napoleone, a traverso una invenzione romantica, d'ispirazione bardita, per cui assistiamo a una strana contaminazione di elementi essendo presentato un bardo nell'epoca napoleonica, e in Germania. A differenza delle altre opere, i canti hanno ciascuno un titolo. Il primo, "I vaticini", ci presenta il bardo Ullino, che, con la figlia Malvina, da un colle dominante la valle di Albeck, assiste alle battaglie di Napoleone in Germania. Il secondo, "Il ferito di Albecco", tratta dell'incontro del bardo e di sua figlia con un soldato napoleonico ferito, Terigi, e delle cure che essi gli porgono. Il terzo, "La presa di Ulma" è il racconto della battaglia, fatta da parte di Terigi. Il quarto, "Riposo", celebra, sempre per bocca di Terigi, le imprese e la grandezza di Napoleone. I canti quinto, "La spedizione in Egitto", e sesto, "Il XIX brumaio", continuano la rievocazione. Nel settimo, "La pietà filiale", Terigi narra il ritorno al proprio paese, l'orrore della casa incendiata dagli Austro-Russi, il dolore per la morte della madre, la fedeltà del cane Melampo. Nell'ottavo, di cui sono composte soltanto cinque strofe, si predice la calata di Napoleone dalle Alpi e si rievoca la grandezza di Annibale. Il poemetto è piuttosto espositivo che rappresentativo, e leggerissimi sono i legami fra una parte e l'altra, tenute a stento insieme da una tenue trama d'amore. Nell'elemento bardita troviamo risonanze ossianiche, come nel ritorno di Terigi alla casa materna sentiamo risonanze omeriche: un pasticcio dunque di classico e di romantico, con prevalenza di questo su quello.

L'idea concepita dall'autore sulla macchina di questo poema apparisce oltremodo puerile. (Foscolo).

 

© 2009 - Luigi De Bellis