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GIACOMO LEOPARDI
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IL PERSONAGGIO DI CONSALVO
Protagonista della poesia di
Giacomo Leopardi (1798-1837) che
prende titolo dal suo nome.
Si tratta, in veritą, di un
personaggio di lineamenti assai
malcerti che fedelmente
rispecchiano la convenzionalitą
della vicenda in cui egli vive;
non č davvero la sola volta che
il mondo della lirica resta
suggestionato dalla morte di un
amante incorrisposto con bacio
finale dalle labbra della donna
impietosita, e, d'altra parte,
troppi elementi sentimentali di
indole privata - chiusi nel
mondo affettivo, non poetico,
del Leopardi - premono su questa
figura, lasciandola in tal modo
a mezza strada fra un'obbiettiva
concretezza e un ideale ritratto
autobiografico..
Tuttavia Consalvo ha una sua
tradizione di simpatizzanti, un
tempo addirittura fiorente, se
non ne fu lontano neppure il
giovane Francesco De Sanctis
(1817-1883): e non basta,
crediamo, a giustificare questa
simpatia, il raffronto con i
presupposti romantici delle
epoche trascorse.
In effetti, questo Consalvo,
figura " di maniera " quanto
vogliamo, ha comunque
un'efficacia non soltanto
oratoria nel suo discorso; il
suo essere " fatto schiavo e
fanciullo " dal " troppo amore "
č una disposizione patetica che
resiste, sul piano di una
fantasia poeticamente eccitata,
pur fuori da un'epoca
naturalmente disposta a
tenerezze siffatte.
Anche se le ultime parole del
morente all'amata - " al mio
feretro - Dimane all'annottar
manda un sospiro " - sembrano
travolgere, dietro al peso di
tale " notturnitą ", il
protagonista nella gran congerie
di quelle maschere fisse che
sono i personaggi troppo viziati
di spiriti romantici.
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Ferdinando
Giannesi | |
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