|
IL SETTECENTO
 |
 |
 |
 |
La commedia dell'arte
Forma di
rappresentazione teatrale nata e
sviluppatasi in Italia nel corso
del Cinquecento. Diffusa in
tutta Europa, divenne molto
popolare in Francia, dove veniva
recitata dagli attori della
Comédie-Italienne, nome assunto
dal teatro dell'Hôtel de
Bourgogne quando, a partire dal
1680, vi si installarono i
comici italiani.
La definizione Commedia
dell'Arte (il termine "arte" qui
ha il significato medievale di
"mestiere") venne appositamente
creata per distinguere il teatro
rappresentato da attori di
professione da quello praticato
nelle corti da letterati e
cortigiani e sui sagrati delle
chiese da chierici e diaconi.
La popolarità della Commedia
dell'Arte, sia in Italia sia
all'estero, fu straordinaria.
Nel XVII secolo, i governi di
Spagna e Francia cercarono di
censurare e regolamentare questa
forma teatrale, anche a causa
della trivialità degli argomenti
trattati.
In Inghilterra, gli influssi
della commedia assunsero i
caratteri delle maschere di
Punch, un Arlecchino più
prepotente, e di sua moglie
Judy. Ma fu in Francia che la
commedia ebbe la maggiore
influenza, arrivando a
costituire fonte e ispirazione
di gran parte delle opere
teatrali dei maggiori
commediografi francesi, come ad
esempio Molière e Marivaux.
Nel XVIII secolo, in Italia,
drammaturghi come Carlo Goldoni
e Carlo Gozzi trasformarono e
diedero nuova linfa alla
commedia. Goldoni sentì
l'esigenza di fornire regole
precise alla rappresentazione
scenica, impose alle maschere di
recitare servendosi di un testo
scritto, rinunciò alle facili
buffonerie e inserì l'azione nel
concreto tessuto sociale di una
Venezia dominata da una classe
borghese mercantile. Carlo Gozzi
ricorse ad argomenti fiabeschi
ed esotici con note patetiche e
satirici riferimenti a
personaggi e costumi
contemporanei.
|
|
|
| |
 |
 |
 |
 | |