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Andando
e stando |
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Raccolta di prose
pubblicata a Firenze nel 1921. Comprende principalmente
testi già apparsi su riviste ed è divisa in tre parti: "Errabunda",
un panorama di impressioni di viaggio, dalle vallate
alpine alla Corsica, ad Assisi, alla Provenza, a Capri;
"La pensierosa" che contiene brevi saggi letterari
dedicati di preferenza alla letteratura femminile
(notevole fra tutti quello su Colette, "questa impreveduta
e impertinente "femme de lettre qui a mal tourné", giunta
a discernere con sorprendente acume il bello dal brutto"),
al problema della donna scrittrice ("la donna ch'è diversa
dall'uomo in arte lo copia. Lo copia anziché cercare in se
stessa la propria visione della vita e le proprie leggi
estetiche"... "arpa commossa da ogni soffio che ingombra
l'aria soltanto di echi"), a rievocazioni biografiche di
scrittori come Byron e Dostoevskij e a qualche acuta
analisi critica (esemplare quella della Candida, v. O., di
Shaw). La terza parte, "Volti e destini", riunisce ricordi
di persone e di colloqui: Alessandrina Ravizza, la
socialista benefattrice, lo scrittore Scipio Slataper
("aprì, scrollò il gran mantello nero sgocciolante di
pioggia, liberò la testa bionda, dal gran cappello nero.
Rise"), l'attrice Giacinta Pezzana, "miracoloso simbolo di
letizia e di forza", ritratta nella serena vecchiezza
quando un dissesto finanziario l'aveva privata di ogni
comodità ("gioconda scherzava sul quasi squallore della
sua stanza, come una scolaretta o una sartina, mentre la
fronte le splendeva magnifica"). Sono brevi pagine, ma si
inseriscono come felici tocchi di colore nell'opera
dell'Aleramo.
Giacomo Falco
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